Il tempo sembra fermarsi, nessun rumore, nessuna interferenza.
La magia del Wahiba Sands ci permette di far pace con noi stessi.
“Ho sempre amato il deserto. Ci si siede su una duna di sabbia. Non si vede nulla. Non si sente nulla. E tuttavia qualche cosa risplende in silenzio.”
Queste sono le parole di Antoine de Saint-Exupéry e credo rappresentino al meglio l’atmosfera unica che ti trasmette un paesaggio fatto di dune e di sabbia.


I pensieri lasciano il posto all’ammirazione della natura e della perfezione.

Ogni singolo granello di sabbia ha un posto ben definito in cui stare, se il soffio del vento lo permette, ed io come spettatrice silenziosa assaporo lo spettacolo che il protagonista mette in atto davanti a me.


Iniziamo dal principio, quando con la nostra jeep svoltiamo dalla strada principale per proseguire su una strada ancora ben definita che piano piano inizia ad essere accompagnata dalla sabbia, la quale in modo dolce e mellifluo continua a prendersi sempre più spazio.
Stiamo entrando nel Wahiba Sands, il deserto più affascinante dell’Oman non molto distante da Muscat.
Ci fermiamo con la macchina, il resto delle jeep sono lontane, si scorge solo la polvere che sollevano dietro di loro. scendo, chiudo la portiera e mi trovo sotto il sole ancora caldo, sebbene non sia più allo zenit.
Il tempo di fare qualche foto e risalgo in macchina per raggiungere il campo tendato stabilito.



Per la notte alloggerò in un campo tendato fisso, l’Arabian Oryx Camp, fatto da bungalow in muratura, acqua corrente, bagno in camera, una sorta di albergo situato nel deserto. Niente tende da beduini.
Sono infatti a non molti kilometri da Muscat, qui ancora i ripetitori funzionano (più o meno…), perchè per questioni di tempo non riesco a raggiungere i campi posizionati più all’interno.



Inizia il bello: alla guida della jeep prende posto un esperto pilota che mi condurrà a fare dune bushing tra le piste del deserto che solo lui e chi fa questo di lavoro, riconosce e sa sfidare.
Sono emozionata… il primo tratto è abbastanza pianeggiante ma poco dopo ecco la prima salita, l’autista si prepara, inizia la scalata di gran lena ma ad un tratto la macchina si ferma, la sabbia ha intrappolato le ruote e malgrado l’abilità del guidatore non riusciamo a proseguire.
Tra qualche sguardo rivolto al cielo e qualche battuta, riesce a far marcia indietro e ridiscendere l’altura. Si riprova.
Ora non può sbagliare… concentrazione e via… questa volta riusciamo a percorrere tutta la duna fino alla sua cima!

Da qui non esistono più piste, ma solo sabbia a perdita d’occhio modellata dal vento, che abilmente con il nostro fuoristrada, cavalchiamo, salendo e scendendo in gole, come se stessimo in groppa ad un cammello.
E’ elettrizzante percorrere le discese altissime dove lo stomaco un po’ si contorce e le salite, sperando che la macchina piegandosi da un lato e dall’altro riesca a vincere la sua battaglia con la sabbia.


Momenti unici, esperienza che vale assolutamente la pena fare, e ovviamente al tramonto, quando la calda luce solare illumina questa distesa di sabbia donandole un colore ancor più rosso di quanto già non lo sia, che pian piano diventa violaceo.
Ammirare il sole che velocemente cala all’orizzonte seduta su una duna, la mente libera dai pensieri e lasciare che lo sguardo vaghi a 360°, mi dona un’energia unica!



Si può fare sandboard, ma io preferisco camminare, riempiendomi le scarpe da ginnastica di quintali di sabbia che rendono ogni mio passo sempre più difficile e pesante, ma la sensazione di un contatto diretto tra me ed il maestoso deserto è impagabile ed irrinunciabile!
Mentre la jeep ridiscende e rientra al campo già con i fari accesi, percorro gli ultimi centinaia di metri assaporando ogni sapore, ogni suono, ogni cosa che questo maestoso deserto sa regalarmi.
Vuoi fare anche tu un viaggio unico alla scoperta dei luoghi più magici dell’Oman?
Un viaggio non è solo una vacanza, è vivere emozioni uniche ed indimenticabili.
Tu prepara le valigie, al resto ci penso io!