Nel Western Australia, c’ è un luogo dove puoi entrare in connessione con una natura incontrastata e superlativa: è il Francois Peron National Park.
Qui non c’è bisogno di filtri o di ritocchi fotografici, i colori sono così vividi ed in contrasto tra di loro che rispecchiano appieno la forza e la maestosità della terra rossa che si immerge nel mare turchese.
Sembra un quadro ed invece in questo luogo protetto, potrai sentire con le tue mani la sabbia che scivola tra le dita mentre lo scaibordio delle onde richiama svariate decine di varietà di creature marine.
E’ il tuo sogno visitare questo parco nell’estrema punta di Shark Bay?
Allora continua a leggere, la tua avventura inizia da qua…

La terra dei Malgana
Come ogni luogo d’Australia, anche la terra su cui sorge il Francois Peron appartiene ad una popolazione aborigena, i Malgana, riconosciuti ufficialmente dal 2018 come gli unici proprietari.
Francois Peron era invece un botanico francese che venne in questa zona agli inizi dell’Ottocento per studiare le piante ed il parco è stato dedicato proprio a lui.
Agli inizi del 1900 questi spazi sconfinati vennero adibiti a pascoli per pecore, di cui si trovano ancora le testimonianze presso il Peron Heritage Precinet.
Il parco nazionale fu isituto ufficialmente l’8 gennaio 1993 in concomitanza con la chiusura dei pascoli.

Scopriamo il Francois Peron
Per accedere al Francois Peron è necessario avere un mezzo 4×4 ed avere dimestichezza nel guidare su piste di sabbia, o affidarsi ad un operatore locale che organizza escursioni giornaliere.
E’ necessario pagare una fee d’ingresso, essendo un parco nazionale e non sono ammessi animali.
Percorrendo le piste di un colore rosso acceso è facile incontrare emù a passeggio o goffi bobtail che attraversano la strada.
Quindi sempre occhi aperti e macchina fotografica a partata di mano!
Arrivati a Herald Bright, si prosegue guidando a ridosso del bagnoasciuga fino alla fine della pista percorribile; qui ci si ritrova in una baia costeggiata da mangrovie.
Qui un tempo erano allevate le ostriche ed ancor oggi se ne possono trovare facilmente,tra granchi ed altre conchiglie.
Bottle Bay è la location ideale per fare un bagno indimenticabile nell’oceano cristallino, magari prendendo la rincorsa e correndo giù da un’alta duna che sembra essere messa lì proprio per fare da pista di lancio.
Osservate bene le conchiglie nella sabbia, potreste trovarne una con impressa sopra la sagoma di una stella marina che la natura ha sapientemente creato.
Cape Peron è la punta estrema e a mio avviso, la più affascinante, dove la terra/sabbia rossa scende fino a confondersi con il mare di un azzurro intenso creando un panorama da mozzare letteralmente il fiato!
Questo è il luogo perfetto per mangiare e per vedere simpatici delfini che saltano e fanno piroette tra le onde.
Allo Skipjack Point, grazie a due piattaforme di osservazione sullo Shark Bay Marine Park, si possono avvistare branchi di delfini, squali, dugonghi, tartarughe e balene.
Anche qui il paessaggio non passa di certo inosservato.
Immancabile dopo una giornata così intensa un bagno caldo nella hot tube del Peron Heritage Precinet, dove l’acqua esce dal pozzo artesiano a 40 gradi.
Qui ci si può fare un’idea di com’erano la vita e i luoghi negli anni in cui sorgevano i pascoli.

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