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C’è una sottile linea rossa che delimita i viaggi e le esperienze che si possono fare da quelle che ci sono precluse a causa di una situazione socio-politica, fenomeni naturali, eventi speciali.

Non so se ho una particolare calamita che mi attrae verso determinati luoghi in determinati momenti “sconsigliati” oppure sono gli eventi che mi perseguono…
questa concatenazione causa-effetto devo ancora capirla 😉

Sta di fatto che più di una volta mi sono ritrovata in circostanze non del tutto agevoli nè al massimo della sicurezza mentre ero in viaggio.

Direi proprio che spessp ero nel posto sbagliato al momento sbagliato, come diceva mia nonna…
anche se si è sempre concluso tutto molto bene (anche perchè se no non sarei qui a raccontarlo)

Dimmi però che non sono l’unica ed anche tu sembra che abbia un lanternino per le circostanze “inusuali”!

al soq de Il Cairo
al soq de Il Cairo

Thailandia…e la rivolta delle camicie rosse
MAGGIO 2010

Arrivata Bangkok, in Thailandia, senza problemi percorro con l’autista la strada che mi porterà al mio hotel.

Militari e filo spinato sono praticamente ovunque.
Il tragitto che avremmo dovuto percorrere è chiuso al traffico.

Down Town è stata bloccata per un po’.
Con un po’ di pazienza riesco a girare per una parte della città.

Con il passare delle ore, forse sarà anche stato che il mio hotel si trovava nella zona off-limits chiusa a causa delle manifestazioni, noto che sono schierati molti più uomini dell’esercito.
Anche il filo spinato e le barriere sono aumentate.

Passando tra due blocchi militari ci fermano.

L’ispezione ha inizio, anche sotto alla macchina.
Hanno chiesto i documenti all’autista, ci hanno fatto aprire il bagagliaio, poi fortunatamente ci hanno lasciati passare.

Solo qualche ora prima qui hanno sparato a Flavio Signore, un fotoreporter italiano…

Il giorno successivo il mio itinerario di viaggio viene interrotto a metà, sono richiamata in albergo per fare check out immediatamente.

La struttura non garantisce più per la mia sicurezza…

E ora?
Non mi resta che chiudere le valigie, cercare all’impazzata un hotel nei pressi dell’aeroporto (avevo un volo in partenza l’indomani mattina) che avesse disponibilità e soprattutto riuscire ad uscire dalla zona rossa, totalmente bloccata e con una tensione alle stelle.

Fortunatamente sono riuscita a trovare una camera, anche se non ne ho affatto un bel ricordo di quella sistemazione, ma di certo non potevo essere pretenziosa in quelle circostante.
Anzi, di grazia, che non ho douto dormire per terra in aeroporto!

E ovviamente riuscì a prendere il mio volo come programmato…

Bangkok rivolta delle camicie rosse
Bangkok rivolta delle camicie rosse

Egitto…e perdersi nel souq pochi mesi dopo lo scoppio di una bomba – GIUGNO 2006

Quanto sono felice di essere qui a Il Cairo in visita a tanti luoghi simbolo dell’Egitto antico e moderno!

Respiro l’aria calda tipica dell’Africa durante la fine della primavera, quando iniziano ad arrivare ondate di turisti da ogni dove.

Nel mio giro non può mancare una visita al souq più importante e più grande: il  Khān el-Khalilī.

Mi ritrovo catapultata in un labirinto di viuzze, sempre più piccole.

Gli odori di spezie forti mi pungono il naso, le donne camminano coperte dalla testa a piedi, le persone parlano via via in modo sempre più animato, in arabo, una lingua per me incomprensibile.

Un posto eccezionale per fare acquisti, e presa da tanto clamore, mi sono persa, o meglio ho perso il gruppo con cui ero e con i quali dovevo restare.

Pochi mesi prima infatti proprio qui è scoppiata una bomba facendo diversi feriti ed uccidendo una turista francese.

Ci era stato detto che saremmo dovuti restare uniti, saremmo stati scortati da un paio di polizziotti ed i nostri spostamenti, come la nostra permanenza nel mercato, erano strattamente monitorati dalla polizia turistica.

Ecco, una cosa da non fare mai, separarsi da chi dovrebbe vigilare su di te.

Se fosse accaduto qualcosa, nessuno avrebbe saputo nè dove mi trovassi nè con chi fossi e tra l’altro mi ero addentrata talmente tanto che credo nessuno tra venditori ed acquirenti sapesse parlare inglese…

Mi presi una bella e giusta lavata di capo, anche perchè non solo era scoppiata una bomba, e quindi c’era massima allerta verso i turisti, ma pure una professoressa americana era stata pugnalata sempre all’interno del souq qualche mese prima della mia visita.

Di certo non scorderò mai quelle ore trascorse in uno dei luoghi più tipici della cultura araba.

mercato Khan el-Khalili
mercato Khan el-Khalili

Bolivia…e le elezioni e gli Indios – OTTOBRE 2011

In un mio viaggio in Sudamerica, vado anche in Bolivia, e mi ritrovo così a La Paz.

Arrivando alla città mi fermo in un punto panoramico da cui si vede tutta la megalopoli fatta di costruzioni ammassate e per lo più non terminate, circondata dalle vette innevate.
Che colpo d’occhio ragazzi!

Percorrendo la strada principale che mi porta in città noto che la maggior parte delle persone sta andando a piedi o in bici.

Oggi infatti non circola nessuno e anche quasi tutti inegozi, le strutture, le attività sono chiuse.

Sono in corso le prime elezioni della Corte di Giustizia.
In Bolivia la democrazia è abbastanza controversa, infatti si era in allerta per le possibili attivittà di sommossa nella città.

Al mirador Killi Killi c’era un seggio elettorale in cui stavano facendo proprio lo spoglio delle scehde, per la maggior parte nulle o bianche.
Non era bene restare molto tempo in prossimità di quel punto.
Così ho fatto toccata e fuga, come si suol dire.

Altra situazione che si stava tenendo monitorata e che creava tensione era l’arrivo di lì a breve di migliaia di Indios provenienti dall’Amazzonia per manifestare proprio a La Paz, contro la costruzione di un’autostrada che avrebbe devastato le loro terre e un ecosistema così importante.

Durante la loro marcia c’erano state repressioni da parte della polizia con diverse persone ferite.

Sono arrivati solo un paio di giorni dopo che io avevo lasciato la città.

La Paz elezioni corte di Giustizia
La Paz elezioni corte di Giustizia

Ebbene, queste sono alcune delle situazioni un po’ particolari e non del tutto raccomandate in cui mi sono ritrovata durante i miei viaggi.

Ho la fortuna di poterle raccontare con anche un pizzico di leggerezza perchè non mi è mai successo nulla,
MA
invito tutti a non avventurarvi in viaggi con cirostanze pericolose in cui i risvolti sono assolutamente imprevedibili.

E ora il mio monito è di affidarvi sempre a qualcuno di esperto che possa aiutarvi non solo nell’organizzazione e nella pianificazione del vostro viaggio, ma che possa intervenire all’occorrenza per cercare di limitare situazioni spiacevoli facendo affidamento su fornitori e collaboratori in loco assolutamente professionali.

Vuoi andare anche tu alla scoperta del mondo?
Tu prepara le valigie, al resto ci penso io!

CREA IL TUO VIAGGIO come piace a te!

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