Bali è un’isola paradisiaca, ricca di luoghi favolosi e molto diversi tra loro. Si passa dalla foresta, alle grotte, al mare, ai paesi, ai templi, ai vulcani.
Una cosa che mi ha colpito sono le risaie. Grandi, sul lato della collina, modellate a gradoni per sfruttare al meglio il terreno e l’acqua. Yeh Pulu, una roccia di 25 metri scolpita con storie dell’induismo, è immerso nelle risaie. Aggirandoci per il paese ci siamo imbattuti in diversi campi di riso anche in pianura dove c’era la gente del posto che lavorava sodo sotto il sole. Tutti, o quasi, indossano il cappello tipico di paglia a forma di cono.
Decisamente affascinante come spettacolo, anche perché personalmente associo le risaie all’oriente e vederle così da vicino mi ha colpito molto. Le persone lavoravano a mano sbattendo le spighe sulle assi per staccarne i chicchi, ma non è questa la cosa meravigliosa, è il loro sorriso! Invidiabili per la loro bellezza d’animo che è in grado di farli godere anche durante il lavoro, anche avendo meno di quello che abbiamo noi.
C’è da imparare molto dalle varie culture e questo lo si può fare viaggiando!
Foto di Alessandro Giroldini